Dall’impegno dell’Ordine, in collaborazione con la Chiesa cattolica greco-melchita (che ha sede Patriarcale a Damasco e sede operativa a Roma, nella Chiesa di Santa Maria in Cosmedin) e H.Opes Foundation (fondazione belga), nasce il progetto “Maalula, la solidarietà dell’istruzione e dell’integrazione”.

Il progetto prevede:

– Creazione di due aule multimediali per le comunità scolastiche di Maalula e di Damasco, in Siria.

– Fornitura di 20 pc completi di monitor, tastiera e mouse, da collocare nelle due aule.

– Fornitura di 20 “kit dello studente”, composti da zainetti comprensivi dei principali materiali scolastici.

Maalula è un antichissimo paese siriano a circa 60 chilometri a nord di Damasco (la capitale della Siria), a breve distanza dal confine con il Libano, incastonata fra le montagne. Il nome Maalula significa in aramaico “ingresso”. L’area è stata teatro nel 2013 della guerra tra le forze governative siriane e le forze dell’opposizione, tra cui i fondamentalisti del Fronte Al-Nusra, gruppo armato jihadista salafita siriano-libanese affiliato ad Al-Qaeda. Ancor’oggi la cittadina si palesa come una realtà in difficoltà, devastata dalle azioni militari, anche se le forze della popolazione locale e dello stato hanno avviato una lenta fase di ricostruzione. Maalula è un villaggio che porta addosso, chiari, i segni della guerra, ferite profonde inferte contro la comunità locale, sfregiata come le sue chiese, le sue icone, i suoi quadri, le sue statue. Inoltre, Maalula è particolarmente importante in quanto è l’ultimo paese al mondo in cui gli abitanti parlano regolarmente l’Aramaico antico, la lingua parlata da Gesù, che attira molti linguisti studiosi dell’antica lingua semitica.

«Il progetto Maalula è sicuramente impegnativo – ha commentato il Gran Priore Fra Riccardo Bonsi – ma ci consentirà di aiutare molti studenti sia a Maalula, un piccolo paese di circa 2700 abitanti, che a Damasco. Grazie alla partnership con la Chiesa cattolica greco-melchita e con la fondazione belga H.OPES stiamo superando le difficoltà legate alla spedizione della merce. Siamo felici di aver ricevuto molti aiuti da parte non solo dei membri dell’Ordine, ma anche da persone esterne che hanno apprezzato il nostro sforzo per aiutare dei bambini purtroppo dimenticati dalle grandi Istituzioni internazionali, anche a causa dell’embargo che sta colpendo la Siria. Noi non entriamo mai in diatribe politiche, anche perché i bambini siriani non sanno neanche cosa sia la politica e non hanno alcuna colpa. Purtroppo però abbiamo ancora bisogno di aiuti e speriamo che altre persone possano sostenerci in questo difficile progetto. Quello che stiamo facendo è una goccia in mezzo al mare, ma se questa goccia è ricolma di amore e gioia potrà ripulire un mare intero dal materialismo e dall’indifferenza dell’uomo».

«Sarà sicuramente emozionante, quando scenderemo in Siria, inaugurare le nuove aule multimediali – ha commentato il Responsabile del Servizio Assistenza Civile dell’Ordine e del Progetto Maalula Fra Raffaele Bonsi -. Anche un solo sorriso di uno scolaro sarà un grande riconoscimento morale e sarà valsa la pena aver fatto un viaggio così difficile».

«Sarò felice di andare in Siria – ha commentato il Segretario Generale Fra Antonio Awana Gana Costantini Picardi -. Saranno giorni intensi e ricchi di appuntamenti, questa missione è sicuramente la più complessa di quelle che finora abbiamo realizzato».

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